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SANITA': IL TAR HA ACCOLTO LE RICHIESTE DEI COMUNI.

pinocchio
IL TAR HA ACCOLTO LE RICHIESTE DEI COMUNI …ALTRO CHE RICORSI RESPINTI!!

Importante passo avanti: disposta la riunione al merito e fissata l’udienza di discussione, come richiesto dai Comuni in udienza.

E’ sempre più praticato, presso la Regione Marche, l’utilizzo strumentale dei mezzi di informazione per tentare di arginare o limitare le azioni dei cittadini e delle istituzioni locali contro le scellerate decisioni della Giunta. Del resto, ci rendiamo conto, è difficile difendere in altro modo i provvedimenti dell’esecutivo regionale e della maggioranza del Consiglio in campo sanitario, frutto di arroganza, incompetenza, incapacità e comportanti la chiusura degli ospedali, lo smantellamento dell’emergenza-urgenza, il taglio dei servizi erogati ai cittadini.

E difatti, il TG3 (Edizione 12.09 ore 19,00) e il Corriere Adriatico (Pag. 7, domenica 15.09, articolo non firmato), hanno riportato immediatamente la notizia NON VERA del respingimento dei ricorsi al TAR da parte dei Comuni di Barchi, Cingoli, Fossombrone, Chiaravalle.

Purtroppo per la Regione, il TAR non ha affatto respinto le istanze dei Comuni; al contrario, IL TRIBUNALE HA ACCOLTO LA RICHIESTA, AVANZATA DA TUTTI I RICORRENTI, DI RIUNIONE DELLA FASE CAUTELARE (cd. sospensiva) AL MERITO E DI FISSARE L’UDIENZA DI DISCUSSIONE DEI RICORSI, stabilendo per quest’ultima la data del 09.10.2014. Tanto è avvenuto perché il TAR, condividendo le richieste formulate in udienza dai Comuni di Barchi, Cingoli, Chiaravalle e Fossombrone, ha ritenuto che “le ragioni di tutte le parti del presente giudizio sono più adeguatamente tutelabili con l’adozione di una pronuncia di merito”.

Un importante passo avanti – frutto di un’attenta strategia processuale – nella lotta per l’affermazione del diritto dei cittadini alla salute che stiamo conducendo con forza e determinazione insieme ad alcuni Enti locali.

Ed in tal senso è particolamente significativa l’affermazione del Tribunale secondo cui: “ai fini dell’individuazione della data dell’udienza pubblica di trattazione, vanno considerati sia l’assenza, ad oggi, di un pregiudizio grave ed irreparabile (stante la natura programmatoria degli atti regionali impugnati), sia il fatto che i provvedimenti impugnati sono suscettibili di ulteriori aggiustamenti, legati sia alle scelte di politica nazionale (il che potrebbe implicare la proposizione di motivi aggiunti), sia all’eventuale spontaneo accoglimento da parte della Regione delle sollecitazioni che provengono dagli enti locali e da tutti gli altri soggetti coinvolti nel procedimento di riassetto del SSR (il che potrebbe invece comportare la cessazione totale o parziale della materia del contendere)”.

In altri termini, il TAR ha inteso assegnare alle parti un congruo periodo di tempo, durante il quale i ricorrenti avranno modo di integrare i propri ricorsi con eventuali motivi aggiunti, impugnando gli ulteriori atti che la Regione va emanando per la cosiddetta riforma (Reti cliniche, ecc.), mentre la Regione potrà adoperarsi per l’eventuale spontaneo accoglimento delle sollecitazioni che provengono dagli enti locali e da tutti i soggetti coinvolti.

In attesa che la Regione vi provveda, evitando così ai cittadini e agli Enti locali l’incombenza di proporre ulteriori iniziative di carattere giudiziario, saranno intensificate l’informazione e le azioni intraprese a difesa del diritto alla salute.

CITTADINI, NON SUDDITI.

Comitatinrete / Coordinamento a difesa dei diritticomitatoadifesadeidiritti@gmail.com

 

Si veda:

- Ordinanza TAR Marche ORDINANZA N. 00321_2013

- Articolo Corriere Adriatico 15.09.2013 Corriere Adriatico 15.09.2013

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