Fossombrone, 02.01.2016
Al Sig. Presidente della Giunta Regionale delle Marche
Al Direttore Generale di ASUR Marche
Al Direttore dell’Area Vasta nr. 1 di ASUR Marche
Al Direttore Medico di Presidio Ospedaliero dell’Area Vasta nr. 1 di ASUR Marche
Comunicazione PEC
E, p.c.
Ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino
Al Presidente e ai membri della Commissione consiliare sanità della Regione Marche
Ai Consiglieri della Regione Marche
Comunicazione e-mail
OGGETTO: ISTANZA DI SOSPENSIONE IN AUTOTUTELA DEI PROVVEDIMENTI DI RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI OSPEDALIERI E DI EMERGENZA URGENZA
Con la presente, nell’interesse dei Soci e della comunità,
VISTI
l’Art. 3, commi 1 e 2[1][1] e l’Art. 4, comma 1, lettera f[2][2], dello Statuto Sociale
PREMESSO
1) Che a decorrere dal 01.01.2016 ASUR Marche ha attuato le misure di “riorganizzazione” dei servizi ospedalieri e dei servizi di emergenza-urgenza, in applicazione dei seguenti provvedimenti:
- Determina D.G. ASUR 914 del 24/12/2015 – Attuazione DGRM 735/2013 e s.m.i. – DGRM 541/2015. Attivazione Ospedale di Comunità
- Determina D.G. ASUR 915 del 24/12/2015 – Attuazione DGRM 735/2013 e s.m.i. – DGRM 541/2015. Attivazione Rete Emergenza Urgenza
- Determina D.G. ASUR 916 del 24/12/2015 – Attuazione DGRM 1345/2013; DGRM 1219/2014; DGRM 665/2015; DGRM 666/2015; DGRM 541/2015; Reti cliniche: attivazione.
2) Che in data 31.12.2015 è stato affisso, presso il P.P.I. di Fossombrone, uno scarno avviso del seguente tenore: “Avviso agli utenti. Vi trovate in un Punto di Primo Intervento. Il servizio dal 1 gennaio 2016 è attivo tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Dopo le ore 20.00 e fino alle ore 8.00 il servizio è presidiato con una postazione MSA – Mezzo soccorso avanzato – e relativo equipaggio (Medico, infermiere, autista). In assenza rivolgersi al medico di continuità assistenziale suonando il campanello o chiamando il relativo numero telefonico FOSSOMBRONE 0721 721252… Per tutte le prestazioni critiche e di emergenza deve essere chiamato il nr. 118. I pronto soccorso continuamente operativi (H24) si trovano presso gli ospedali di Fano, Urbino, Pesaro”.
CONSIDERATO
- Che la richiamata determina D.G. ASUR 914/2015 appare illegittima, in quanto è stata emanata in contrasto con le vigenti D.G.R. Marche nr. 735/2013 e 452/2014 ed anticipa l’attuazione di misure ipotizzate dalla D.G.R. Marche nr. 1183/2015 (Delibera che sembrerebbe inspiegabilmente ispiratrice anche delle disposizioni operative e del protocollo di gestione integrata del P.P.I. emanati in data 30.12.2015 dalla Direzione Medica del Presidio di AV1), che attendono ancora il parere obbligatorio della competente Commissione consiliare e dovranno poi essere oggetto di eventuale delibera di approvazione definitiva da parte della Giunta Regionale;
- Che la “riorganizzazione” dei servizi di emergenza-urgenza, realizzata senza osservanza di quanto disposto del 2° comma dell’Art. 8 bis della L.R. Marche 36/1998[3][3], si sostanzia in un importante depotenziamento dell’intero sistema di emergenza provinciale e può costituire grave pregiudizio per l’incolumità e per la salute dei cittadini per le seguenti ragioni:
a) I cittadini che dovessero recarsi ai P.P.I. in orario notturno potrebbero ritrovarsi privi di qualsiasi assistenza in caso di contemporanea uscita del MSA e del medico della continuità assistenziale, con grave pregiudizio anche in relazione ai tempi di intervento
b) I pazienti che dovessero ancora trovarsi nel P.P.I. alle 20.00 o che ivi dovessero essere assistiti in orario notturno, si troverebbero privati di assistenza medica in caso di successiva contemporanea uscita del MSA e del medico della continuità assistenziale
c) Le misure adottate, quali emergono dagli atti richiamati e dall’”avviso” affisso a Fossombrone, prevedono che la struttura possa rimanere non presidiata in orario notturno, in violazione anche delle pur minime ed insufficienti misure prescritte dell’Art. 8 bis, comma 5 della L.R. Marche 36/1998[4][4]
d) Fermo restando i rilievi sopra formulati, è stata omessa una adeguata e doverosa informazione della cittadinanza, la quale, in caso di urgenza, è indotta ad accedere al P.P.I. ignara del fatto che potrebbe non trovarvi alcuna assistenza
e) La chiusura dei P.P.I. nelle ore notturne congestiona ulteriormente i già sovraffollati reparti di emergenza degli ospedali di Urbino, Fano, Pesaro.
Si segnala altresì che la cd. “riorganizzazione” dei servizi ospedalieri potrebbe esporre a rischio i pazienti post-acuti ricoverati presso la struttura di Fossombrone alla data del 31.12.2015. Per questi ultimi, invero, sembrerebbe essere stata disposta una “dimissione amministrativa” al 31.12.2015 – con chiusura delle cartelle cliniche e relativi SDO – e la loro permanenza nella struttura dal 01.01.2016, con “documentazione di competenza territoriale”. Laddove ciò risultasse confermato, la nuova – “automatica” – modalità di ricovero non dovesse corrispondere alle effettive condizioni dei pazienti e queste ultime fossero oggetto d’improvvisa riacutizzazione, si evidenzia che i pazienti medesimi potrebbero restare privi di assistenza medica in orario notturno e in caso di uscita del medico della continuità assistenziale sul territorio.
si INVITANO e DIFFIDANO
le SS.VV. a disporre l’immeditata sospensione, in via di autotutela, degli atti sopra richiamati e delle adottate misure di “riorganizzazione” dei servizi ospedalieri e di emergenza, in quanto lesivi del diritto alla salute sancito dall’Art. 32 della Costituzione.
In difetto, ci si riserva di adottare ogni azione a tutela del diritto alla salute, ivi compreso il ricorso all’Autorità giudiziaria per l’annullamento dei provvedimento e/o per l’accertamento delle eventuali responsabilità.
La presente viene rivolta, per conoscenza, ai Sindaci della Provincia di Pesaro e Urbino affinchè si compiacciano di adottare i provvedimenti di propria competenza a tutela dei diritti dei cittadini amministrati.
Distinti saluti.
Coop. Sociale a r.l. Art. 32 Onlus
Alfredo Sadori
[1][1] Art. 3 STATUTO SOCIALE, commi 1 e 2 – La Cooperativa si propone, con spirito mutualistico e senza fini speculativi o di lucro, lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità, la promozione, la tutela e la cura della salute, […] La Cooperativa promuove le proprie attività adottando un comportamento socialmente responsabile, nel rispetto dei diritti dei lavoratori, degli utenti, dei fornitori, nonché del principio di leale collaborazione e cooperazione nei confronti della Pubblica Amministrazione e di ogni Ente con cui abbia rapporti.
[2][2] Art. 4 STATUTO SOCIALE, comma1 – Considerata l’attività mutualistica, così come definita all’articolo precedente, la Cooperativa ha come oggetto: […] f) intraprendere ogni provvedimento in materia di tutela della salute e dell’ambiente, ivi compreso il ricorso alle azioni legali previste dall’ordinamento per rimuovere situazioni di rischio o pericolo per la salute, nonchè nei confronti dei soggetti responsabili e/o inadempienti.
[3][3] La specifica organizzazione di punti di primo intervento territoriale ed in particolare l’individuazione di eventuali ampliamenti di attività nella fascia notturna, per esigenze di carattere stagionale o straordinario, è definita dall’ASUR tenendo conto delle necessità, anche in relazione al pieno sviluppo della riorganizzazione delle reti cliniche in Area vasta geograficamente intesa.
[4][4] 5. In caso di uscita sul territorio del MSA di cui al comma 4, lettera a), un infermiere della struttura allo scopo addestrato presidia l’ambulatorio, assicurando la risposta appropriata, o con l’attivazione del sistema di emergenza-urgenza territoriale in caso di necessità, oppure con l’invio del paziente all’attività dell’ambulatorio di continuità dell’assistenza primaria.
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