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OSPEDALE DI FOSSOMBRONE - DENUNCIATI I DIRIGENTI ASUR MARCHE

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Con esposto in data sabato 15 giugno, il Coordinamento dei Comitati di Difesa delle Valli del Metauro, Cesano e Candigliano ha denunciato alle competenti Procure della Repubblica l’inosservanza delle ordinanze dei Sindaci di Fossombrone, Montefelcino, Isola del Piano, Sant’Ippolito, Serrungarina tese a “garantire il funzionamento continuativo, nell’arco delle 24 ore dei giorni feriali e nei festivi, del laboratorio analisi interno alla Struttura Ospedaliera di Fossombrone”.

Le ordinanze erano state notificate ai dirigenti ASUR Marche – Area Vasta 1 dopo che questi avevano disposto la chiusura del Laboratorio analisi di Fossombrone tutti i giorni feriali dalle 14,00 e nei festivi, nonostante la struttura ospiti tuttora ricoverati in reparti per acuti e il punto di primo intervento che, al contrario, necessitano della pronta ed immediata disponibilità del laboratorio per le eventuali emergenze.

Tuttavia, dagli accertamenti effettuati dal Comune di Fossombrone, è risultato che le ordinanze sono state disattese e che l’ASUR Marche avrebbe, al contrario, proceduto alla riclassificazione retroattiva dei ricoverati dalla condizione di “acuto” a quella di “post-acuto”, nell’intento di “rimuovere” almeno sotto un profilo meramente burocratico e formale, l’incompatibilità della decisione della chiusura pomeridiana del laboratorio con la presenza di pazienti ricoverati in “acuto”.

E’ stato pertanto richiesto alle Procure competenti di perseguire i reati che dovessero ravvisare nei comportamenti della dirigenza dell’ASUR Marche.

Naturalmente, questo non è che un primo atto della VERTENZA SANITA’ che si preannuncia lunga e complessa, ma che i cittadini e il territorio vinceranno.

Comitatinrete proseguirà pertanto senza indugio nelle azioni  annunciate nel corso dell’assemblea pubblica di giovedi 30 maggioper affermare il diritto dei cittadini e del territorio al rispetto del fondamentale diritto alla salute e a ricevere prestazioni sanitarie appropriate.

CITTADINI, NON SUDDITI!

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