Con nota di rara – ma autentica – cortesia Prot. 724 del 13.02.2013, sottoscritta dal RESPONSABILE DELL’AREA TECNICA ARCH. CARMEN STORONI, il Comune di Orciano di Pesaro ha comunicato alla Wafer zoo S.r.l. e alla Paci & Pagliari S.n.c. che “sulla base delle segnalazioni pervenute…, il giorno 18 c.m. alle ore 10:00, l’Ufficio competente, congiuntamente all’Ufficio Associato di Polizia Locale così come concordato, si recheranno presso lo stabilimento in esame per le verifiche necessarie”.
Tale benevolo preavviso NON È RICHIESTO dalla Legge[1], ed è solo l’ultimo atto della fin troppo ossequiosa gestione della vicenda da parte dell’Amministrazione comunale:
1. La segnalazione risale almeno al 04.06.2011. Perché, finora, il Comune non ha effettuato accertamenti e adottato provvedimenti?
2. Con ordinanza del Responsabile dell’Area Tecnica comunale n. 3/2009, prot. n. 3122, è stata disposta la demolizione dell’ampia platea e di una nuova strada realizzate presso lo stabilimento in violazione delle norme urbanistiche e paesaggistiche vigenti. Per quale motivo, constatata l’inerzia della ditta, il Comune non ha ancora disposto l’esecuzione d’ufficio del provvedimento[2]?
3. Con nota Prot. 1417 del 16.03.2010, il Sindaco ha rilevato circostanze che, una volta accertate, comporterebbero l’illegittimità e l’inefficacia dell’A.I.A. 24/DP4 del 29.11.2004, in base alla quale è tuttora esercitata l’attività nello stabilimento, con ripercussioni sull’ambiente e sulla salute. Per quanto ancora il Sindaco – Autorità sanitaria locale intende far subire tale situazione a cittadini e aziende in regola?
4. La sentenza TAR Marche nr. 63/2011 ha evidenziato gravi carenze, omissioni, erronee rappresentazioni degli elaborati progettuali della ditta e dell’istruttoria regionale. Non crede, l’Amministrazione, sia giunta l’ora di pretendere il risarcimento dei danni subiti dal Comune?
DA CHE PARTE STA SIGNOR SINDACO? INTENDE TUTELARE I CITTADINI, IL TERRITORIO E RISTABILIRE LA LEGALITA’ O MANTENERE QUESTO (MOLTO) “BASSO PROFILO”?
leggi e salva VOLANTINO 16.02.2013
[1] “Gli atti sanzionatori in materia edilizia – attesa la loro natura rigidamente vincolata – non risultano viziati ove non siano stati preceduti dalla comunicazione d’avvio del procedimento” (Cons. Stato, sez. IV, 26 settembre 2008, n. 4659)
[2] “L’esercizio del potere repressivo di un abuso edilizio consistente nell’esecuzione di un’opera in assenza del titolo abilitativo costituisce atto dovuto, per il quale è in re ipsa l’interesse pubblico alla sua rimozione” (Cons. Stato, sez. IV, 6 marzo 2012, n. 1260)
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