…E DEI VACUI AMMINISTRATORI.
Secondo quanto si apprende dalla stampa (CORRIERE ADRIATICO 08.10.2013) sarebbe imminente un incontro fra l’inconsistente Assessore regionale Almerino Mezzolani e la Giunta Comunale di Fossombrone nell’ambito del quale, precisa l’Assessore e sensale Paride Prussiani, “cercheremo di capire se è concretamente possibile cambiare qualcosa dell’impostazione attualmente prevista per l’ospedale di Fossombrone”.
Non possiamo non notare come le dichiarazioni di Prussiani e la ritrovata “disponibilità” all’incontro e al dialogo di Mezzolani per “recuperare…la lungodegenza” a Fossombrone seguano, a distanza di pochi giorni, la pubblica manifestazione di interesse per detto servizio sanitario da parte delle ormai note cooperative d’affari in cui operano altrettanto noti politici locali e uomini del Partito Democratico. Inutile spiegare a Prussiani, Mezzolani e colleghi che i problemi della sanità del nostro territorio sono innanzitutto la disequità determinata dalla cosiddetta riforma regionale fra le diverse province della Regione, con Pesaro e Urbino all’ultimo posto per quantità e qualità dei servizi, cui si aggiunge l’ulteriore disparità di trattamento e di accesso ai servizi sanitari fra i cittadini in prossimità della costa e quelli residenti nell’entroterra.
Così com’è inutile esporre loro le gravi carenze e le criticità – purtroppo già sperimentate – di un sistema di emergenza che vede i cittadini del nostro territorio ulteriormente e pericolosamente penalizzati dalla presenza dell’unico ospedale dell’area vasta (Urbino) che, in caso di eventi gravi (Es. infarti del miocardio, accidenti vascolari dell’encefalo, gravi traumatismi, ecc.) è assolutamente inadeguato e non attrezzato a prestare le cure più appropriate (spesso di tipo interventistico) che devono seguire alla procedura di stabilizzazione del paziente e dalle quali dipendono le possibilità di rimanere in vita, il permanere di postumi invalidanti, l’aggravio dei costi sociali.
Dunque, protocolli e burocrazia permettendo, tali casi devono essere necessariamente trattati a Pesaro e ad Ancona, con tempi di trasferimento ed intervento pericolosi ed inaccettabili, oltre che in palese violazione del diritto costituzionale alla salute costituzionalmente e dei LEA – Livelli minimi di assistenza sanitaria. Ormai la situazione è chiara e sapremo reagire, insieme ai cittadini, tanto all’incompetenza e all’inconsistenza politica del Mezzolani e di certi amministratori locali, quanto agli appetiti e alla speculazione delle cooperative d’affari.
CITTADINI, NON SUDDITI.
Comitatinrete -
Comitato a Difesa dei Diritti Fossombrone – comitatoadifesadeidiritti@gmail.com
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