ELETTRODOTTO FANO TERAMO- comunicato stampa
Si è tenuto mercoledì 15 maggio l’incontro dei rappresentanti dei dieci comitati di cittadini di tutta la Regione coinvolti dal passaggio dell’elettrodotto Fano-Teramo e la Commissione Ambiente della Regione, presieduta da Enzo Giancarli.
Ha partecipato anche un cittadino inglese, portavoce della numerosa comunità di stranieri residenti in molti comuni del maceratese che verrebbero interessati dal passaggio dell’opera, che ha testimoniato come già ora la notizia del progetto abbia creato il blocco delle attività – compravendite immobiliari, ristrutturazioni edilizie, – collegate all’interesse di inglesi e americani, ma anche olandesi e belgi, verso zone ancora integre della nostra regione.
Posizione nettamente contraria all’opera così come proposta è stata affermata anche dal Presidente dell’ANCI, Cesare Martini, Sindaco di San Severino Marche.
I comitati hanno ampiamente e dettagliatamente esposto le motivazioni per cui ritengono necessaria e indifferibile la completa revisione del progetto, come anche disposto dalla risoluzione del 5 febbraio 2013 della Assemblea Legislativa delle Marche: il cambiamento radicale delle ipotesi alla base di un progetto di quasi dieci anni fa – drastico calo dei consumi, evoluzione esponenziale delle tecnologie – e il mancato rispetto delle procedure previste dalla normativa comunitaria e degli aspetti a tutela del diritto alla salute e alla proprietà dei cittadini coinvolti.
Gli interventi dei rappresentanti hanno focalizzato l’attenzione anche sui danni che la previsione di una tale opera sta producendo in zone che hanno faticosamente costruito la propria economia sulla valorizzazione del territorio - ricettività diffusa, turismo rivolto a clienti esteri, produzioni agricole di eccellenza- e come questo sia in antitesi con la intensa politica di promozione di tali territori svolta dalla stessa regione Marche.
Danni, comprendenti il blocco del mercato immobiliare e di tutto l’indotto all’interno delle aree anche solo potenzialmente interessate, che perdureranno in mancanza di concrete azioni in tempi brevi, come la revoca della Delibera di Giunta n. 689/2007 e che costringeranno i cittadini coinvolti a intraprendere azioni nelle opportune sedi.
Il Coordinamento dei comitati di cittadini marchigiani coinvolti dal progetto dell’elettrodotto Fano-Teramo 380.000 V.
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