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...Ci fanno o ci sono?

incontro_mezzolani
Continuano gli incontri dell’assessore al disastro sanitario Mezzolani , accompagnato e commissariato dalla funzionaria Capalbo perché non la spari troppo grossa, con gli esponenti più deboli delle nostre istituzioni locali.

Gli obbiettivi sono chiari:

  1. La consueta foto di gruppo, ieri in conferenza stampa oggi in allegra brigata, e l’intervista al “Capataz” di turno che, a nome di tutti e mai smentito, manifesta soddisfazione per le “aperture” di Mezzolani e Capalbo. Questi ultimi non confermano – e non potrebbero farlo – non esistendo presupposti e atti amministrativi comprovanti le pur vacue promesse e non avendo autorità e potere per modificare quelli ufficiali, ovvero le DGR 735/2013, 920/2013, 1345/2013, impugnate avanti al TAR Marche ma tuttora vigenti, che continuano a decretare la chiusura definitiva dell’ospedale di Fossombrone.
  2. Pensano di superare l’imminente campagna elettorale ingannando i cittadini e facendo loro credere che l’ospedale di Fossombrone non chiuderà grazie alla cosiddetta “mediazione istituzionale e politica”, per riabilitare i soggetti interessati e i partiti.
  3. Si illudono di scardinare, la Regione e l’ASUR Marche mediante i propri emissari, i ricorsi avanti al TAR Marche che saranno discussi all’udienza del 9.10.2014, fingendo di aver colto il segnale contenuto nell’ordinanza di fissazione d’udienza nr. 321/2013 TAR Marche ai fini dello “spontaneo accoglimento da parte della Regione delle sollecitazioni che provengono dagli enti locali e da tutti gli altri soggetti coinvolti nel procedimento di riassetto del SSR”. Non dimentichiamo, infatti, che le cd. “concessioni” odierne sono il frutto dell’azione tenace di Comitati ed Enti Locali che ha messo a nudo, in sede di T.A.R., le deficienze della riforma sanitaria e le incongruenze di “lor signori”, manager e “politici della sanità”

Non solo: secondo dichiarazioni di Prussiani la cosiddetta “apertura della Regione” è comprovata dal fatto che “ci sono carteggi interni”  e “non ci sarà bisogno di delibere” (il Resto del Carlino 03.12.2013)! Il Resto del Carlino, articolo

Riepilogando, l’entusiasmo dei Sindaci e dei loro rappresentanti, scaturirebbe dalle seguenti circostanze:

  1. Mentre i posti letto per post acuzie riservati ai cittadini di Fossombrone sono stati destinati a Urbino dalla DGR 735/2013, a Fossombrone verrebbero istituiti 20 posti letto post acuti da parte dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord, ovvero vi sarebbero trasferiti quelli riservati al territorio di Fano-Pesaro. Dunque, i nostri malati saranno ricoverati a Urbino, e quelli di Fano e Pesaro a Fossombrone. L’originale idea di Mezzolani, accolta con tanto favore, costerà la “modica” cifra di oltre un milione di euro l’anno.
  2. “Non ci sarà bisogno di delibere”, afferma quel buontempone di Prussiani, così la Regione non avrà bisogno di revocare e/o modificare le delibere 735/2013, 920/2013, 1345/2013 che continueranno a prevedere la chiusura dell’ospedale di Fossombrone, quindi zero posti letto, lo smantellamento del sistema ospedaliero e di emergenza-urgenza, la concentrazione di servizi sulla costa, a svantaggio del nostro territorio e dei diritti dei suoi cittadini.

In assenza di una doverosa e generale riprogrammazione dei servizi sanitari nel nostro territorio, che ci consenta di avere le stesse opportunità dei residenti delle altre province e dei nostri comuni costieri, difenderemo i nostri diritti con i denti e ci vedremo costretti ad impugnare ogni atto, convenzione, “carteggio” nelle sedi competenti, anche nei confronti e contro quei Sindaci che dovessero aderirvi.

CITTADINI, NON SUDDITI (meno che mai allocchi!)

Comitatinrete –  Comitato a Difesa dei Diritti – comitatoadifesadeidiritti@gmail.com

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